Durante questi 3 mesi è stato possibile
guardare più da vicino uno strumento scientifico a me quasi sconosciuto, il
calorimetro.
Ora cercherò di raccontare questo viaggio di
ricerca che ho svolto guardando lo strumento sotto tutti i punti di vista,
da quello scientifico a quello folcloristico. Essendo uno strumento molto
utilizzato che ha subito numerose variazioni nel corso della storia, sono stati
presi in esame, in particolare, il calorimetro delle mescolanze, il calorimetro
a ghiaccio e la bomba calorimetrica e sono state date alcune informazioni sul calorimetro di Junker e calorimetro di Bunsen.
Cerco ora di raccontare la mia esperienza.
Come primo passo per capire di cosa si stesse
parlando ho cercato immagini e sono andato a definirlo.
Il calorimetro è uno strumento di misura
del calore che consente di calcolare determinate quantità come il calore
specifico, i calori latenti di fusione/ebollizione e i calori di reazione. E'
usato in molti ambiti. Il suo impiego si può rilevare nei laboratori di
chimica e biochimica, nel trattamento di rifiuti per i processi di smaltimento, nelle prove antincendio determinando la resistenza dei materiali al fuoco e
nella formazione didattica (presentando lo strumento).
Essendo utilizzato in diversi campi, importanti sono le norme che ne regolano il suo utilizzo. E' uno strumento scientifico che si basa su principi e leggi che definiscono la termodinamica, in particolare anche la termologia, ramo della fisica che si occupa dello studio del calore. E' interessante vedere come queste leggi compaiono anche in un film.
Per chiarire meglio il campo di studio e
contestualizzare questo strumento è stato realizzato un albero tassonomico,
(raggruppamento sistematico). Si sono cercati termini strettamente
correlati poi riportati in un abbecedario, si è creata una mappa concettuale e si sono riportati
alcuni numeri attinenti allo strumento.
Durante questo percorso sono inoltre emerse pubblicità e libri che hanno caratterizzato la sua diffusione e trasmesso la
conoscenza dello strumento nel mondo. Data l'importanza di questo strumento è
stato poi possibile ritrovare alcuni francobolli di inventori che
ne hanno segnato la storia.
Inventato nel 1780 da Lavoisier e Laplace, ha
subito continui cambiamenti e miglioramenti. Numerose furono le case costruttrici e i costruttori e diversi
furono i materiali che vennero utilizzati nella sua realizzazione.
Per capire e comprendere anche più da vicino
questo strumento sono poi state realizzate sezioni e anatomie dello
strumento, andando ad evidenziare le componenti e
realizzando, nel caso del calorimetro delle mescolanze, un glossario e un manuale d' uso in cui sono stati spiegati in dettaglio tutti i particolari
dello strumento e le sue funzioni.
Simboli, miti e parole hanno caratterizzato la storia di questo strumento, ripercorribile anche grazie ai brevetti. E' possibile notare attraverso queste ricerche il legame tra il calorimetro di Mahler e la chimica, fatto trasparire anche in un marchio.
Da non dimenticare la presenza di questo strumento all' interno della ''letteratura disegnata' e 'arte sequenziale', così definita da molti autori di fumetti.
Spero che questo viaggio possa interessarvi e vi porti a curiosare andando a vedere le cose sotto tutti i punti di vista.
Buona lettura.
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