Viene riportata l'immagine del simbolo di un calorimetro
lunedì 26 ottobre 2020
STEP 6: IL SIMBOLO
STEP 5: IL PRINCIPIO FISICO DEL CALORIMETRO DELLE MESCOLANZE
Il calorimetro delle mescolanze per la determinazione delle quantità di calore assorbite o cedute si basa sui principi base definiti dalla termodinamica.
Nello specifico, fa riferimento al principio zero e al primo e secondo principio della termodinamica.
Il principio zero afferma che, se un corpo "A" è in equilibrio termico con un corpo "B" e a sua volta il corpo "B" è in equilibrio termico con il corpo "C", allora anche "A" e "C" sono in equilibrio termico tra loro.
Il primo principio della termodinamica afferma che l' energia può essere convertita da una forma a un' altra ma non può essere né creata né distrutta.
Il secondo principio afferma che: il calore non può spontaneamente fluire da un corpo freddo a uno più caldo.
Questo calorimetro in particolare è usato per la determinazione dei calori specifici e della capacità termica. Il calore scambiato tra due corpi, a seguito di evidenze sperimentali(dalla fisica), è dato dalla seguente relazione:
Q=mc(T)
- Q è il calore assorbito /ceduto
- m è la massa
- T rappresenta la variazione della temperatura
Essendo note le masse e temperature del solido immerso e del liquido calorimetrico, eguagliando il calore scambiato fra le due sostanze si ricava questa espressione per il calcolo del calore specifico:
Fonte: FISICA 1, Autori: Mazzoldi, Nigro e Voci
domenica 18 ottobre 2020
STEP 4: LA SCIENZA
Il calorimetro è uno strumento che consente di misurare le quantità di calore assorbite o cedute durante un processo. La disciplina scientifica che si occupa dello studio dei fenomeni inerenti la generazione e lo scambio di calore è la termologia (thermology), termine che deriva dalla composizione di due parole Logos e Thèrmos, dal greco Raccontare e Calore.
Le origini della termologia risalgono al XVIII secolo, quando venne definita la natura energetica del calore, prima considerato come una sostanza detta calorico.
STEP 3: UN GLOSSARIO
Prendiamo in esame il calorimetro di mescolanze.
Il calorimetro delle mescolanze è un calorimetro adiabatico, in cui il calore scambiato è ricavato dalle variazioni di temperatura del liquido calorimetrico e delle sostanze immerse.
E' composto da;
Vaso di Dewar :contenitore costituito da tre stati: quello più esterno in legno o in metallo, quello intermedio in un materiale isolante che in alcuni casi è il vuoto e quello più interno composto da un rivestimento argentato. La funzione di questo componente è di limitare lo scambio di calore con l'esterno
Termometro: strumento che, nel calorimetro, consente di misurare la temperatura dell'acqua. E' incastonato perfettamente in un foro praticato sul coperchio. Può essere usato il termometro a mercurio o quello elettronico.
Agitatore: strumento utilizzato per mescolare sostanze all' interno di un recipiente. Nel caso di un calorimetro, serve a mantenere quanto più possibile uniforme la temperatura all' interno del vaso stesso.
Coperchio: componente posto sopra il vaso di Dewar che limita la dispersione del calore.
Liquido calorimetrico (nella maggior parte dei casi acqua): componente principale che consente, attraverso la variazione della temperatura, di determinare la quantità di calore scambiato con la sostanza immersa.
Fonti: |
STEP 2: L' IMMAGINE
STEP 1: IL NOME
Un calorimetro è uno strumento scientifico utilizzato in calorimetria che consente di calcolare il calore specifico, calori latenti di fusione/ebollizione e calori di reazione.
In base al principio di funzionamento possono distinguersi due grandi categorie di calorimetri: i calorimetri adiabatici e i calorimetri isotermici. Nei calorimetri adiabatici alla base della misurazione è la determinazione delle variazioni di temperatura nei corpi e nelle sostanze interessati nei processi in esame. Nei calorimetri isotermici è invece essenziale la determinazione della quantità di materia che cambia stato fisico durante il processo; poiché la temperatura rimane costante durante queste trasformazioni, in essi non si hanno cambiamenti di temperatura, da cui il nome.
In fisica delle particelle elementari, i calorimetri sono impiegati per misurare l'energia delle particelle
Etimologia
Il termine calorimetro deriva dal termine latino calor, che significa calore e dal termine greco metron, misura.
Francese calorimètre
Tedesco Kalorimeter
Spagnolo calorìmetro
Cinese 量热仪
Fonti:
- https://www.sapere.it/enciclopedia/calor%C3%ACmetro.html#:~:text=sm.,dei%20poteri%20calorifici%20delle%20sostanze.
- https://www.youmath.it/lezioni/fisica/termodinamica/3659-calorimetro.html
- https://it.wikipedia.org/wiki/Calorimetro
EXTRA: LE COSE NELLA LETTERATURA
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